La figura del medico per il bambino
In genere, il medico diventa una figura assai importante nella vita del bambino malato. Questa importanza è sottolineata dalla modalità di chiamata e dai riferimenti che precocemente i genitori fanno al medico come al possibile salvatore di ogni situazione di sofferenza. Inoltre, al medico viene in genere affidata la gestione di tutto il decorso della malattia e la responsabilità delle limitazioni imposte al bambino. Egli viene presentato come una figura benefica e tiranna allo stesso tempo e la guarigione viene vista come conseguenza della stretta obbedienza alle norma da lui imposte. La disobbedienza e la ribellione saranno "ripagate" dal medico con manovre di "ritorsione" quale le iniezioni o il ricovero in ospedale. Nei maschi, di solito, il medico appare come un grande personaggio, isolato nella sua autorità e spesso con caratteristiche aggressive; talora invece è l'alleato della madre, alla quale è unito a formare una coppia parentale benevola verso il bambino spesso rappresentato come un neonato. Al contrario, in alcuni casi il medico e la madre possono essere vissuti come aggressori impietosi verso un bambino disegnato molto piccolo e indifeso. Nelle bambine, la figura materna viene spesso rappresentata delle stesse dimensioni della bambina, con caratteristiche di alleanza ma insufficienti a rassicurare; oppure la madre è vista di pari grandezza e importanza del medico o, infine, è rappresentata molto più grande del medico con un atteggiamento punitivo rispetto alla complicità medico-bambina. Va comunque osservato che al medico e alla sua attività il bambino reagisce sulla base delle sue caratteristiche personali, del tipo di preparazione familiare, ed eventuali esperienza precedenti, e infine delle caratteristiche più o meno piacevoli che l'attività del medico può presentare. Il comportamento potrà quindi essere assai diverso, andando dalla accondiscendente collaborazione alla reazione di panico e di fuga alla sola vista del medico o di un camice.