Il bambino in ospedale: reazioni

Pubblicato il da Sonia

Il bambino in ospedale: reazioni

Un'esperienza cruciale per le conseguenze che può apportare è rappresentata dal ricovero del bambino in ospedale. Il ricovero è generalmente consigliato o imposto dal medico sulla base delle condizioni di salute del bambino; in alcuni casi può essere richiesto dagli stessi genitori che si sentono così rassicuranti rispetto alla gravità della malattia e rispetto alle fantasie che essa è destinata a suscitare, In genere i genitori pensano che il bambino, in ospedale, potrà beneficiare di migliori tecniche diagnostiche e terapeutiche. La rassicurazione dei genitori si riflette talora sul bambino che in genere non vive il ricovero come evento positivo. La reazione del bambino, oltre che alle caratteristiche personali, è comunque strettamente legata all'età. L'angoscia provocata dalla nuova situazione, così estranea alla vita e all'ambiente del bambino, sarà tanto maggiore quanto minore sarà la comprensione del significato di questa esperienza da parte del piccolo ricoverato. Di notevole importanza inoltre è il tipo di regolamento dell'ospedale, la preparazione del personale, la possibilità dei genitori di stare con il bambino per tempi più o meno lunghi, l'importanza che l'equipe curante attribuisce agli aspetti anche psicologici dell'ospedalizzazione. Il bambino, soprattutto se è in tenera età, è assai esposto agli effetti della separazione dai genitori (in particolare della madre) e dall'ambiente familiare e sociale abituale. Gli effetti e le conseguenze della separazione naturalmente dipendono, oltre che dalle caratteristiche personali del piccolo, dalla durata del ricovero e dal tipo di rapporti che saranno permessi al bambino durante la degenza. Non va però dimenticato che per alcuni bambini l'ospedalizzazione può avere anche effetti positivi, costituendo l'occasione per nuovi tipi di socializzazione.

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