La nuova compagna: come creare un rapporto con il bambino

Pubblicato il da Sonia

La nuova compagna: come creare un rapporto con il bambino

Chiunque si ponga davanti a un bambino piccolo, per esempio inferiore a un anno, non può che restare colpito dal fatto che egli dipende per la soddisfazione dei suoi bisogni dalla presenza sollecita di un adulto. Questi si sentirà così fortemente sollecitato da tanta importanza che potrà provare molti sentimenti diversi:

  • tenerezza per un esserino così piccolo e indifeso;
  • potenza, intesa come sensazione di sé come figura capace di aiutarlo a crescere;
  • angoscia, difronte a richieste che non è ben sicuro di saper interpretare correttamente per dare risposte adeguate;
  • rifiuto, rispetto al timore di perdere la propria libertà e venire assoggettato ai bisogni del bambino senza riuscire a mettere anche delle distanze che gli permettono di vivere pienamente la propria vita e di non esistere solo in funzione del bambino.

Questi sentimenti sono tanto più importanti quanto più egli è responsabile della sopravvivenza del bambino, quanto più cioè egli è deputato a curarlo e allevarlo, e quanto più egli sentirà la necessità di soddisfarli. Se per esempio egli avrà bisogno di sentirsi potente, sarà portato a trovare tutte le occasioni per dimostrare a se stesso che è così: il bambino sarà allora un mezzo per la propria soddisfazione e correrà il rischio di essere mantenuto sempre in una condizione di importanza, in funzione della potenza che l'adulto deve esercitare. Voglio dire con questo esempio, che il bambino e l'adulto che vivono insieme stabiliscono tra loro un rapporto reciproco che influenza e soddisfa entrambi.

Prendendo in considerazione una donna che si trova a crescere un figlio che non è suo per amore del compagno, viene messa a dura prova perchè non è facile accettare un figlio non suo. Ma se vuole instaurare un rapporto con il piccolo la prima cosa che deve accettare in assoluto e che quello è "suo figlio", quindi trattarlo come tale. Non deve fare l'errore di viziarlo, ma deve donargli affetto, curarlo e insegnarli le regole proprio come farebbe con un figlio suo. I bimbi si sa hanno una dote più di noi adulti quindi, facendo così, non risentirà la mancanza della madre e allo stesso tempo amerà come tale la nuova compagna del suo papà. Chiudo questo articolo con un consiglio per i papà non fate affezionare vostro figlio ad una donna che non amate, che sapete che non ci sarà un legame reale, lui ne risentirà tanto perché va a perdere non più solo la madre biologica, ma anche una seconda.

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